La testimonianza di Domenico Dell’Olio, oggi senior consultant per Microsoft
Anche la storia di Comodo.it è una storia fatta di persone. E, come accade in tutte le aziende, ciascuna di queste persone ha a sua volta una o tante storie da raccontare.
Per farla breve e non attorcigliarci in pensieri troppo contorti, Comodo.it è l’insieme delle storie di tutti quelli che, credendo nel progetto, hanno offerto il proprio contributo alla diffusione del preservativo come metodo di contraccezione e lotta alle malattie sessualmente trasmesse.
Di nomi, in vent’anni di storia, ne potremmo fare decine o centinaia.
Potremmo parlare di Francesca, storico pilastro dell’azienda che da più di dieci anni vive con passione quest’avventura fatta di clienti, fornitori, carte, web, prodotti ma soprattutto persone e relazioni.
Oppure potremmo ricostruire le storie dell’attuale staff che, ogni giorno con la stessa forza di volontà, da il massimo di sé per dire agli italiani che proteggersi e conoscere la propria sessualità sono doveri, anche se non li impone alcuna legge dello Stato.
Chi ancora vive in prima persona quest’avventura, ci direte, però è di parte.
E allora mettiamo pure al bando le interviste “comode” (scusate il gioco di parole), che renderebbero questo racconto troppo autoreferenziale.
Tra le mille testimonianze del passato che avremmo potuto riportare alla memoria, abbiamo scelto quella di Domenico Dell’Olio, grazie a cui, Comodo.it conquistò il premio speciale “idea Originale” agli Italian web Awards del 2005. Comodo.it fu classificato come il più innovativo sito web italiano tra oltre 7000 siti candidati, in 7 diverse categorie,da tutte le Regioni e le Provincie Italiane.
Il sito, oltre a lanciare un messaggio etico e salutistico fondamentale con il giusto equilibrio tra tecnicismo ed ironia – spiegava la giuria – riusciva a creare, offrendo un servizio anonimo agli acquirenti più timidi, quella giusta interazione tra virtuale e reale che serviva al web per esprimere tutte le potenzialità esprimibili in quel momento. Oltre, con la tecnologia dell’epoca, non si sarebbe potuto andare.
Quel premio inaspettato fu il frutto del lavoro “casalingo”, e per questo ancora più apprezzato, di un ventenne, oggi senior consultant per Microsoft, all’epoca studente universitario della facoltà di Informatica dell’università di Bari. Fu Massimo Valente, frattanto impegnato nel progetto di Osteopathia.it – il primo portale di riferimento per gli esperti del settore osteopatia – a credere nel suo talento più di quanto non ci avesse creduto lui stesso. Decise di porgergli il guanto di sfida, certo che quel giovane promettente avrebbe accettato e sorpreso.
A Domenico chiese di realizzare un sistema proprietario per la gestione dei contenuti. Il che significava, visto che l’unica piattaforma esistente – blogger – on era che un intrattenimento per nerd, inventare tutto.Domenico sarebbe dovuto partire da zero, per fare quello che tanti illustri cervelloni della Silicon Valley dovevano ancora progettare. Ancora una volta, volendo precorrere i tempi, Massimo era costretto a fare da apripista, da precursore.
«Fu un’ esperienza molto divertente e davvero formativa – spiega oggi Domenico – perché studiavo, imparavo, mi misuravo con cose più grandi di me. Quanto quell’esperienza mi sia stata utile nella carriera, aiutandomi ad essere spendibile subito sul mercato, l’ho capito anni dopo».
Il portale realizzato, il primo in php, permise di rendere automatiche tanti strumenti di gestione manuale. Inclusi i primi pagamenti online, che poi hanno sostituito il vecchio, scomodo contrassegno.
«Grazie all’aiuto di Francesca Baldini e di tutto lo staff riuscimmo nell’intento insperato di fare qualcosa di nuovo. La più grande soddisfazione, premio a parte, fu quella di scoprire che poco dopo di noi tutti hanno iniziato ad adottare gli stessi sistemi. E questo, condividerete, vale più di qualsiasi esperienza da segnare sul cv».