«Attenti al sesso se avete problemi di cuore».

Quante volte avete sentito dirlo? Ebbene, dalla Francia arriva la conferma che si tratta dell’ennesima boutade. La Federazione francesce di Cardiologia, in vista dell’estate, ha invece lanciato una raccomandazione che funziona esattamente al contrario: attenti a non fare troppo poco sesso se soffrite di problemi di cuore!

Fare sesso rafforza il cuore più di una passeggiata al giorno

Tra i tanti benefici del sesso (migliora l’umore, la memoria, elimina lo stress e ricarica le energie) spiega François Carré, cardiologo all’ospedale universitario di Rennes e ambasciatore della Federazione dei cardiologi francesi, ce n’è uno particolarmente importante. Ed è quello che l’attività sessuale svolge sul sistema cardiocircolatorio.  Carré ha calcolato che un rapporto sessuale di pochi minuti comporta uno sforzo fisico moderato paragonabile a 20 gradini saliti a ritmo sostenuto. Come ogni attività fisica, il sesso aiuta a rinforzare il miocardio e permette di eliminare le tossine dell’organismo.

Anche in caso di infarto, spiega poi la professoressa Claire Mounier-Vehier, cardiologa presso l’ospedale universitario di Lille e presidente della FFC, il sesso non va evitato.  Anzi, è un buon alleato. «L’attività sessuale – ha dichiarato la specialista – è un elemento importante della qualità della vita, anche nel paziente cardiaco o vascolare, e nel suo partner. Mantenere o riprendere la vita sessuale dopo un attacco di cuore è infatti importante per la coppia, perché agisce sia sul fisico che sul morale».

E col pacemaker? Fare sesso regolarmente si può anche in presenza di un pacemaker o un defibrillatore interno, già a partire da una settimana dall’intervento. «Del resto – spiegano gli specialisti –  chi ha avuto un problema cardiovascolare non ha più probabilità di averne un secondo durante l’attività sessuale rispetto a chi non ne ha mai avuto uno».

Che significa? Significa avere una probabilità infinitesimale di tirare le cuoia per arresto cardiaco durante una serata hot. Per sesso si muore davvero pochissimo, a prescindere dalle patologie: soltanto lo 0,016 percento dei decessi per arresto cardiaco nelle donne è legato al sesso, mentre la percentuale sale a 1,9 pazienti su mille negli uomini.

Più in generale, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, soltanto lo 0,7% delle morti cardiache improvvise è correlato all’attività sessuale. Il cosiddetto “colpo al cuore” colpisce ogni anno 400.000 persone in Europa (70.000 solo in Italia) ed è causato da una grave aritmia che non da né preavvisi né sintomi prima dell’evento. Pur essendo una delle principali morti del terzo millennio, piuttosto raramente si verifica durante il sesso, che corrisponde ad una attività fisica modesta di quelle che chi vuole proteggere il cuore dallo stress e dall’età che avanza dovrebbe fare con regolarità e passione.