Nel cuore del Mediterraneo, la città di Bari ha recentemente aperto le sue porte a una discussione cruciale – la sessualità delle persone con disabilità. L’evento, denominato ‘Le relazioni accessibili’, si è svolto nei pittoreschi giardini di Largo Adua, ed è stato un inno alla libertà sessuale e all’abbattimento dei tabù che circondano questo argomento delicato.
Ideato da Amtab nell’ambito del programma Bari City Plus, l’evento ha radunato un panel di esperti notevoli, tra cui psicologi e sessuologi, che hanno condiviso le loro conoscenze e esperienze sul diritto alla sessualità delle persone con disabilità. I partecipanti hanno offerto un approfondimento su come la tossicità sessuale in oncologia e la disabilità acquisita possono influenzare l’autostima e le relazioni. Inoltre, l’intervento di Mariella Denapoli, vicepresidente dell’AIPD Bari, ha arricchito ulteriormente la discussione, portando una prospettiva unica alla tavola rotonda.
Perché è così importante parlare di sessualità e disabilità?
La sessualità è una parte fondamentale dell’essere umano. Ogni individuo, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche o mentali, ha il diritto di esplorare, comprendere e godere della propria sessualità. Tuttavia, la società ha spesso paura di affrontare questi argomenti, in particolare quando si tratta di individui con disabilità.
La disabilità può presentarsi in molte forme, ognuna con le sue sfide uniche. Tuttavia, la percezione comune tende a vedere le persone con disabilità attraverso una lente di compassione e pietà, piuttosto che di empatia e comprensione. Questo può portare a una serie di misconoscimenti e tabù, che possono a loro volta ostacolare le opportunità di relazione e di espressione sessuale per queste persone.
Gli esperti presenti all’evento hanno sottolineato l’importanza di una comunicazione aperta e onesta su questi argomenti, non solo tra le persone con disabilità e i loro partner, ma anche nella società in generale. L’educazione è la chiave per abbattere i muri dell’ignoranza e della paura che spesso circondano la sessualità delle persone con disabilità.
Un altro punto cruciale sollevato durante l’evento è stato il supporto e la formazione per i professionisti medici e psicoterapeutici, in modo che possano fornire un’assistenza informata e comprensiva. La formazione può aiutare a superare gli atteggiamenti discriminatori e a promuovere una maggiore comprensione delle esigenze e dei desideri sessuali delle persone con disabilità.
La dottoressa Costanzo ha anche esplorato come la tossicità sessuale può manifestarsi in situazioni di disabilità acquisita, soprattutto in seguito a diagnosi di cancro. La comprensione e l’accettazione della propria sessualità possono essere un viaggio complesso, ma con il supporto adeguato, può anche essere un viaggio di autoscoperta e accettazione.
L’iniziativa di Bari è stata un passo avanti coraggioso verso la creazione di una società più inclusiva e comprensiva. È un promemoria che l’amore e la sessualità sono diritti umani fondamentali che vanno oltre le barriere fisiche o mentali. In un mondo che lotta per l’uguaglianza e l’inclusione, eventi come ‘Le relazioni accessibili’ sono un faro di speranza, sottolineando che con la comprensione e l’educazione, possiamo costruire una società in cui tutti hanno il diritto di amare e essere amati.
Esplorare la Sessualità nelle Persone con Disabilità: Stereotipi ed educazione sessuale
La sessualità per le persone con disabilità è un argomento importante ma spesso affrontato con difficoltà a causa di stereotipi persistenti e reticenza sociale. Questi stereotipi possono includere la percezione delle persone con disabilità come eternamente infantili o prive di desideri sessuali, contribuendo a un’atmosfera di imbarazzo o inesperienza quando si tratta di affrontare questioni sessuali con individui disabili1.
La realtà è che la sessualità di una persona con disabilità è personale e unica, proprio come per chiunque altro, ma spesso viene impedito il suo naturale sviluppo a causa di pregiudizi e misconoscimenti. È importante conoscere e rispettare il proprio corpo, accettando le proprie unicità.
L’educazione sessuale adeguata è fondamentale per consentire alle persone con disabilità di accettare la loro sessualità. Questo tipo di educazione dovrebbe fornire informazioni adeguate, consentendo alle persone con disabilità di accettare la loro sessualità a un livello fisiologico, pur riconoscendo le modifiche necessarie a livello personale e intimo.
In Italia, è stata presentata una proposta legislativa nel 2014 per istituire la figura dell'”assistente per la sana sessualità e il benessere psico-fisico” delle persone con disabilità, evidenziando l’importanza di affrontare la sessualità assistita per persone con disabilità a livello legislativo.
La sessualità è un aspetto essenziale della vita umana e il diritto alla sessualità per le persone con disabilità dovrebbe essere riconosciuto e sostenuto, sradicando stereotipi e promuovendo l’educazione e la comprensione.