Da poche ore giunge la conferma dal quotidiano Liberation, sulla morte del professor Luc Montagnier, premio Nobel per i suoi studi sull’Aids. Aveva 89 anni. La notizia circolava da ieri su internet, ma i grandi media francesi e altre fonti ufficiali erano incerti sul rendere pubblica la notizia.

Nato il 18 agosto del 1932 a Chabris, un piccolo comune situato nel Centro-Valle della Loira, impegnato assiduamente nella ricerca e nella lotta al virus dell’AIDS.

Il suo contributo è arrivato in un momento in cui l’AIDS mieteva ancora vittime e appariva ancora misterioso e potenzialmente mortale. Il virologo francese Luc Montagnier stava studiando il ruolo dei virus nel causare il cancro all’inizio degli anni ’80. Quando ad un certo punto, i colleghi di rivolgere la sua attenzione allo studio della terrificante malattia AIDS. Montagnier insieme ai colleghi dell’Istituto Pasteur riuscirono ad isolare un virus dai linfonodi di un uomo affetto da AIDS.

Nessuno all’epoca era sicuro che si trattasse della causa dell’AIDS. E quando Robert Gallo del National Institutes of Health era arrivato alla conclusione del suo studio, rivendicando la causa nel 1984, il governo degli Stati Uniti si è fondamentalmente preso il merito di aver scoperto il virus dell’AIDS.

L’annuncio del Premio Nobel 2008 per la medicina ai ricercatori francesi Francoise Barré-Sinoussi e Luc Montagnier mette fine alle controversie più brutte della scienza medica moderna, le accuse di furto e inganno.

Barre-Sinoussi e Montagnier sono stati premiati per la loro scoperta del virus dell’immunodeficienza umana , o HIV.

Nel 1981 apparvero i primi casi di AIDS…
Ma allora nessuno ne conosceva la causa. Tuttavia, diverse ragioni, alcuni scienziati sospettavano una famiglia di virus noti come retrovirus. l’HIV risiedeva proprio in quella famiglia.

Uno dei primi ad iniziare la ricerca dei virus fu il dottor Robert Gallo, allora al National Cancer Institute. Gallo aveva precedentemente trovato altri due virus chiamati HTLV-1 e HTLV-2 che causavano rari tumori del sangue.

Allo stesso tempo, un gruppo di giovani scienziati francesi guidati dal dottor Barré-Sinoussi iniziò a cercare i retrovirus come causa. Il dottor Montagnier, allora, conosceva poco dei retrovirus e Barré-Sinoussi e i suoi colleghi passarono molto tempo a spiegare il concetto scientifico di un retrovirus e le ragioni che li spingevano a credere che fossero la causa della malattia Aids.

All’inizio del 1983, i giovani scienziati francesi trovarono un virus sospetto che chiamarono LAV (virus associato alla linfoadenopatia). Montagnier pubblicò quei risultati nel maggio 1983
Nel mese di luglio l’Istituto Pasteur inviò a Gallo un campione di LAV. seguito dai successivi campioni a settembre. A dicembre, lasciando allo scienziato terreno fertile per coltivare il virus LAV.

Accuse di furto del virus
Ma Gallo credeva ancora che la causa dell’AIDS provenisse da una specie di HTLV. Durante un incontro in una stazione sciistica nello Utah, Montagnier espose le sue scoperte. Gallo lo accusò in quell’occasione, alimentando quello che sarebbe stata una disputa senza precedenti nel mondo della Scienza.

Ne dicembre dello stesso anno, Gallo pubblicò un articolo in cui affermava di aver trovato il virus e lo soprannominò HTLV-III.

Il 23 aprile 1984 Margaret Heckler, segretario alla salute e ai servizi umani, annunciò che Gallo aveva isolato il virus che causava l’AIDS.
Non si fece attendere la risposta dei francesi che si mossero con azioni legali. I francesi hanno ripetutamente affermato che Gallo aveva rubato il loro virus.

Le conseguenze della controversia si conclusero ufficialmente solo nel 1987, quando il presidente degli Stati Uniti e il primo ministro francese annunciarono un accordo congiunto in cui dichiaravano che Gallo e Montagnier condividevano il merito della scoperta.