L’ultimo rapporto del Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (ECDC) evidenzia un significativo aumento dei casi di malattie sessualmente trasmissibili (MST), tra cui clamidia, gonorrea e linfogranuloma venereo (LGV), in Europa. Questo aumento segue una tendenza osservata a partire dal 1990, che ha visto un incremento costante dei casi di queste malattie, nonostante un temporaneo calo durante la pandemia di COVID-19.
La clamidia è la MST più frequentemente segnalata in Europa, con un aumento particolarmente marcato tra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni. Questa tendenza all’aumento è osservata in quasi tutti i paesi europei. L’ECDC sottolinea che il numero effettivo di infezioni è probabilmente molto più alto di quello riportato, a causa di casi asintomatici o di differenze nei sistemi sanitari e di segnalazione tra i paesi europei. L’infezione da clamidia può portare a complicazioni gravi, come l’infertilità nelle donne, e rappresenta quindi un problema significativo di salute pubblica.
Parallelamente, i casi di gonorrea hanno continuato a crescere, riprendendo la tendenza pre-pandemica. Questo aumento è particolarmente preoccupante a causa della crescente resistenza agli antibiotici. Il Programma europeo di sorveglianza antimicrobica gonococcica (Euro-GASP) ha segnalato un incremento della resistenza a due antibiotici specifici, l’azitromicina e la ciprofloxacina, evidenziando l’importanza di una sorveglianza attenta e di strategie di risposta efficaci.
Il rapporto più recente del Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (ECDC) per il 2022 fornisce informazioni aggiornate sull’andamento delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) in Europa, con un focus specifico su clamidia, linfogranuloma venereo (LGV) e sifilide.
- Per quanto riguarda la clamidia, il rapporto del 2022 dell’ECDC rileva che l’infezione genitale da Chlamydia trachomatis è una MST comune, soprattutto tra i giovani sessualmente attivi. Le donne sotto i 24 anni hanno il numero più alto di infezioni in Europa. Le infezioni da Chlamydia trachomatis possono causare complicanze a lungo termine nelle donne, anche quando non producono sintomi di malattia acuta, come la malattia infiammatoria pelvica (PID) e la salpingite, condizioni che possono portare a infertilità e gravidanze extrauterine.
- Sull’LG, il rapporto dell’ECDC indica un aumento preoccupante dei casi. Questa infezione, causata da Chlamydia trachomatis, rappresenta una sfida per le sue possibili complicazioni a lungo termine.
- Sulla sifilide, il rapporto indica un aumento nel numero di casi segnalati in Europa, con una particolare enfasi sull’aumento tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). Questi dati evidenziano la necessità di strategie di prevenzione e sorveglianza mirate per queste MST.
Potenziamento delle Attività di Prevenzione
È essenziale intensificare gli sforzi di prevenzione, inclusa la promozione di un maggior numero di test e l’implementazione di messaggi mirati e interventi specifici per gruppi a rischio.
Utilizzo dei Social Media e delle App di Appuntamenti: Questi canali dovrebbero essere considerati per campagne di prevenzione efficaci, al fianco degli approcci tradizionali.
Monitoraggio della Resistenza Antimicrobica: Questo aspetto è cruciale per definire le strategie di trattamento e affrontare le sfide emergenti legate alla resistenza agli antibiotici.
In conclusione, il momento richiede un’azione concertata e multifaccettata per affrontare efficacemente la crescente minaccia delle MST in Europa.