Barzotto o estremamente eccitato. Sì, ma tecnicamente di cosa stiamo parlando? Cosa succede al corpo umano?
Si tratta della risposta dell’uomo all’attività sessuale. Ecco un’analisi che parte con i nomi di Masters e Johnson. Questi furono i primi ricercatori a proporre le “quattro fasi” della risposta sessuale sia maschile che femminile, attraverso un esperimento fatto su un gruppo di adulti, basato sull’osservazione e la registrazione dei loro comportamenti durante l’atto.
La descrizione della risposta sessuale aiuta a capire la reazione del corpo, ma non vuole essere una guida rigorosa per valutare il comportamento sessuale. Parliamo di cambiamenti fisici, non limitati al solo flusso sanguigno o alla lubrificazione. Se il vostro corpo risponde in maniera diversa non necessariamente c’è qualcosa che non va. Ogni corpo è differente, e differenti sono anche le risposte.
Ecco le ”quattro fasi” descritte da Masters e Johnson:
1. Eccitazione
Tutto parte dal desiderio. Molti sono i fattori che incidono, tra gli stimoli più comuni quello visivo e tattile. Influiscono notevolmente anche l’atmosfera che si crea, gli odori, parole o sensazioni. Il desiderio – ovvero libido – è ciò che ci spinge a cercare una situazione sessuale. Ci si sente coinvolti e desiderosi dell’altro. Nel corpo dell’uomo c’è il primo cambiamento per soddisfare lo stimolo sessuale.
Questo si sente negli organi genitali: il pene cambia in volume e dimensioni per la reazione vascolare regolata dal sistema nervoso, si passa dalla condizione di flaccidità all’erezione. Nei corpi cavernosi affluisce una grande quantità di sangue, con conseguente inturgidimento del pene, che diventa rigido ed eretto.
Il tempo necessario perché questo avvenga e la durata dell’erezione sono differenti da uomo a uomo e cambiano anche per lo stesso uomo a seconda dei momenti.
I cambiamenti fisici durante l’attività sessuale possono includere:
- erezione del pene e dei capezzoli
- elevazione del sacco scrotale e rigonfiamento dei testicoli
- arrossamento della pelle e maggiore sensibilità in alcune parti del corpo (per esempio i capezzoli)
- accelerazione del battito cardiaco e del respiro, aumento della pressione saguigna e tensione muscolare
2. Plateau
Se la stimolazione continua l’uomo entrerà nella fase di plateau, che può durare un tempo variabile a seconda del tipo di stimolazioni e delle preferenze individuali (molti uomini amano prolungare questa fase e godere delle intense sensazioni che l’accompagnano).
Durante la fase di plateau il livello di eccitazione diventa sempre più elevato. Aumenta la dimensione del glande che potrà anche cambiare colore (violaceo). Cresce il battito cardiaco, la pressione del sangue sale, il respiro è più intenso. Anche il flusso del sangue aumenta, producendo un ulteriore ingrossamento del pene e dei testicoli, le cui dimensioni possono aumentare anche del 50%.
La ghiandola della prostata si ingrandisce, mentre le piccole ghiandole di Cowper rilasciano alcune gocce di fluido pre-eiaculatorio, una sostanza chiara e lubrificante che fuoriesce dalla punta del pene (ATTENZIONE: questo liquido può anche contenere alcuni spermatozoi rimasti vivi dopo un’eiaculazione precedente e ha dunque potere fecondante. Per evitare rischi indesiderati usate il preservativo!)
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3. Orgasmo
E’ la liberazione di tutta la tensione sessuale accumulata durante le fasi precedenti, il momento del massimo piacere che nel maschio coincide con l’eiaculazione. Durante questa fase si contrae la muscolatura del bacino (si tratta di contrazioni involontarie, anche se normalmente questi muscoli sono sotto il controllo della volontà), aumentano i battiti cardiaci e il ritmo del respiro.
L’eiaculazione è accompagnata da contrazioni ritmiche delle vescicole seminali, dei vasi deferenti, della prostata e dei dotti eiaculatori. Il seme viene spinto nell’uretra poco prima dell’eiaculazione e, quando questa avviene coinvolge l’intero canale uretrale, che espelle il seme fuori dal corpo. Le prime contrazioni sono più potenti e ravvicinate, mentre le altre sono più deboli e distanziate. Durante questa fase si verificano anche contrazioni dello sfintere anale e dei muscoli del pavimento pelvico.
Diversamente dalle donne, gli uomini percepiscono, a un certo momento, quella che viene definita fase di “inevitabilità eiaculatoria”. Pochi secondi prima dell’orgasmo c’è un istante in cui l’uomo percepisce l’imminenza dell’eiaculazione e sa che, qualunque cosa accada, non riuscirà più a fermarla.
Nella risposta sessuale maschile, erezione ed eiaculazione sono fenomeni fisiologici indipendenti, e può accadere che l’una non comporti necessariamente la presenza dell’altra. L’uomo può avere cioè diverse erezioni senza che avvenga emissione di liquido seminale, così come possono verificarsi eiaculazioni in assenza di erezione.
4. Risoluzione
La fase di risoluzione si riferisce al periodo immediatamente successivo all’orgasmo, quando il corpo dell’uomo ritorna a uno stato rilassato e privo di eccitazione.
Il sangue che riempiva gli organi genitali drena rapidamente e il pene perde l’erezione, tornando allo stato flaccido.
I testicoli scendono nuovamente e riassumono le loro normali dimensioni. Diminuisce progressivamente la tensione muscolare e l’eventuale rossore della pelle inizia a scomparire. Anche il respiro, il battito cardiaco e la pressione sanguigna tornano ai livelli normali.
Subito dopo l’orgasmo e la fase di risoluzione l’uomo entra nel cosiddetto periodo “refrattario”. In questo lasso di tempo nessuna stimolazione potrà produrre un ulteriore orgasmo.
Nei ragazzi più giovani il periodo refrattario dura solitamente pochi minuti, mentre negli uomini più adulti può durare alcune ore (o anche giorni nei più anziani). Le donne, diversamente dagli uomini, non hanno un vero e proprio periodo refrattario ed è per questo che possono raggiungere diversi orgasmi in successione.
Chiaramente non tutti i rapporti devono culminare nell’orgasmo. L’apice del piacere non dovrebbe mai essere visto come un traguardo: molto meglio abbandonarsi al piacere che ogni momento del rapporto erotico dà, concentrarsi anche sulla più lieve sensazione e non pensare mai a quello che succederà un secondo dopo. L’ideale è iniziare a fare l’amore solo proponendosi di vivere un momento di gioco, di scoperta, di scambio. Il resto, il più delle volte, viene da sé.