Ci sono molti luoghi comuni sul rapporto tra sessualità e disabilità. La maggior parte inizia con il più grande mito di tutti, e cioè che le persone con disabilità sono tutti uguali, e che si può parlare di loro come un unico gruppo. Questo è completamente falso. Non c’è cosa più sbagliata, non tutti i disabili hanno la stessa esperienza o la stessa prospettiva. Spesso le barriere fisiche sono solo delle scuse per allontanare un gruppo che ha maggiori difficoltà delle nostre, le barriere più difficili da superare sono quelle emotive e psicologiche, specie nell’ambito sessuale.
- Mito: Le persone con disabilità e malattie croniche non sono sessuate. Il Fatto: Tutti gli esseri umani sono sessuati, indipendentemente da quanto esprimano la loro sessualità. Alle persone con disabilità sono negati i diritti sessuali in parte, per tenerli al di fuori della società tradizionale, e probabilmente in parte perché vengono trattate come se fossero bambini, e i bambini sono esclusi da qualsiasi diritto sessuale (bambini in eterno). Le persone che vivono con una disabilità sentono anche loro l’esigenza di esprimere la loro sessualità magari in modi diversi.
- Mito: Le persone con disabilità e malattie croniche non sono attraenti. Fatto: Ciò che accende la sessualità è diverso da persona a persona. Ci educano a pensare che il sesso è per chi è giovane e bello, che se non si assomiglia ad un modello/a di 23 anni, nessuno ti vuole o se non si è in grado di produrre più orgasmi da punto G, non si è degni di andare a letto con nessuno. Nessuno di noi è conforme a questi standard, e il desiderio è infiammato da un mix imprevedibile di cose (aspetto, personalità, valori, tempi, ecc.).
- Mito: C’è un modo giusto e un modo sbagliato di fare sesso. Fatto: Mentre si cresce e si è educati alla vita sessuale, ci vengono dette molte bugie sul sesso. E con molta probabilità questa è la più grande; la verità è che non ci sono regole su ciò che il sesso è. Il sesso non ha bisogno di nulla ma solo di due persone spontanee e consenzienti.
- Mito: Le persone con disabilità e di malattie croniche non possono avere rapporti sessuali “reali”. Fatto: Ne consegue che se c’è un modo giusto per fare sesso, e non si può fare in quella maniera, allora il resto non è sesso reale. Molti di noi hanno un imbarazzante disagio quando si parla di sesso, la maggior parte di noi si masturbano di più di quanto hanno rapporti sessuali con altre persone, e la maggior parte di noi non ne parla. Quindi facciamo finta che ci sia una sorta di sesso che più normale di altri. Questo è una cosa semplicemente falsa.
- Mito: I disabili sono una cattiva scelta come partner. Fatto: Le relazioni sono difficili e piene di compromessi, e un buon rapporto richiede lo stesso livello di compromesso. Quindi la disabilità è un compromesso come tanti altri che bisogna accettare.
- Mito: Le persone disabili hanno cose più importanti del sesso cui preoccuparsi. Fatto: Ognuno di noi ha un modo diverso di vivere il sesso (per alcune persone è la cosa più importante nella loro vita). Se si vive con una disabilità o malattia cronica è probabile che la gente intorno a te ti dica che hai cose più importanti da affrontare, che il sesso è un lusso che non puoi permetterti. Falsa credenza: il sesso è una componente importantissima anche per i disabili.
- Mito: Le persone con disabilità non sono sessualmente avventurose. Fatto: Vivere con una disabilità non incide necessariamente sui gusti sessuali o le scelte sessuali. Si presume che le persone con disabilità siano sessualmente passivi e non possano prendere un’iniziativa sessuale. La gente pensa che un disabile non possa e non voglia avventurarsi in pratiche sessuali strane. Questi sono presupposti falsi, ma in sintonia con la falsa credenza generale che la disabilità abbia differenti abitudini sessuali.
- Mito: La gente nelle istituzioni non dovrebbero fare sesso. Fatto: Uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo di una sessualità positiva è la mancanza di privacy. Si tende a voler sapere tutto di tutti.
- Mito: Il sesso è privato. Fatto: Ci è stato detto che il sesso è una cosa privata, ma una delle fantasie sessuali più comuni è di fare sesso in un luogo pubblico. Avere privacy può rendere il sesso più facile, ma se non possiamo averla che facciamo.
- Mito: disabili non vengono violentate. Fatto: poiché non sono visti come desiderabili sessualmente nella nostra cultura, non possono subire violenze. Sbagliato. Le persone con disabilità fisica sono molte più passibili di violenze sessuali, le statistiche suggeriscono da 2 a 10 volte di più. Si va da abusi di potere da parte del personale medico o riabilitativo, allo stupro, ad altre forme di violenza sessuale, reclusione forzata, abusi fisici e altro ancora.
- Mito: disabili non hanno bisogno di educazione sessuale. Fatto: Abbiamo tutti una sessualità, e dunque tutti abbiamo bisogno di un’educazione sessuale. L’ignoranza sessuale è un ostacolo enorme per tutti noi quando si cerca di capire che sessualità vogliamo vivere. La nostra situazione è aggravata quando si nega sistematicamente l’accesso a forme di educazione sessuale per la maggior parte delle persone. La paura di educare sessualmente i disabili nasce dalla paura di dover affrontare nuovi problemi.