500 nuovi casi diagnosticati solo nel 2017: è il tumore al pene, patologia rara che colpisce in particolar modo gli over 50, con un caso ogni 100.000 persone.
Difficile da diagnosticare, il tumore al pene può attaccare la pelle o i tessuti interni e si manifesta, non sempre accompagnato da dolore, con rigonfiamenti (noduli sotto la cute, percepibili al tatto) o alterazioni della pelle. Sintomi di tumore al pene sono anche il sanguinamento o la presenza di perdite anomale. Quando uno qualsiasi di questi sintomi si presenta, è necessario, quindi, sempre, chiedere un parare al medico curante, per iniziare gli accertamenti.
Il preservativo aiuta a prevenire il tumore al pene
Numerosi studi clinici hanno dimostrato che tra i principali fattori predisponenti il tumore al pene, oltre all’età, vi sono balaniti, balanopostiti (infiammazioni del glande e del prepuzio) e fimosi (restringimenti dell’orifizio prepuziale), che renderebbero più difficile mantenere una quotidiana igiene intima personale, con conseguente ristagno delle secrezioni, un’azione irritativa cronica sulle mucose e un effetto cancerogeno.
Tra gli accorgimenti fondamentali contro il tumore al pene, i medici consigliano di:
– evitare il fumo
– tenere sempre pulito il prepuzio
– vaccinarsi contro il papilloma virus /GHPV), uno dei principali responsabili del tumore all’utero nelle donne e al pene negli uomini
– non dimenticare mai il profilattico, specie in caso di rapporti occasionali. Il preservativo aiuta a prevenire il tumore al pene.
Ancora una volta, come per tutte le malattie sessualmente trasmissibili, tra le regole d’oro della prevenzione c’è il sesso sicuro e l’utilizzo del condom. Oltre a tener lontane gravidanze indesiderate e Hiv, il preservativo aiuta a prevenire il tumore al pene e tiene lontane tutte le malattie veneree . Evita inoltre stress, sfregamenti ed errori che se commessi ripetutamente potrebbero avere conseguenze anche serie.
Tra queste il tumore al pene, che se non scoperto in tempo (nella fase in cui ha colpito solo la pelle o in quella in cui il carcinoma si è già infiltrato nel tessuto sottoepiteliale ma non in profondità), può rendere necessaria anche l’asportazione totale dell’organo (penectomia), da associarsi sempre alle coadiuvanti chemio e radioterapia.