«Signore rendimi casto… ma non subito».
E se lo diceva Sant’Agostino, il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente uno dei più grandi geni dell’umanità di tutti i tempi, c’è da credere che qualche buona ragione ce l’avesse.
Ora la scienza inglese ci rivela che il vescovo – filosofo di Ippona di ragioni ne aveva un bel po’. Sant’Agostino aveva capito duemila anni prima di noi che chi fa poco sesso si ammala più spesso.
Il quotidiano inglese The Mirror ha stilato una lista dei peggiori effetti collaterali sulla salute fisica di un’attività sessuale ridotta. L’elenco è nutrito, ma potrebbe esserlo di più, anche perché non prende in considerazione tutti gli effetti psicologici di una buona routine sessuale. Ce n’è comunque per tutti: malattie cardiache, neurodegenerative, stress, abbassamento delle difese immunitarie e influenza, difficoltà erettili per lui, secchezza vaginale e scompensi ormonali per lei.
Chi fa poco sesso si ammala più spesso: il cuore si ammala di più
Se è vero che chi pratica astinenza ridurrà a zero il rischio di malattie sessualmente trasmissibili, è altrettanto vero che potrà incorrere più facilmente in tutta una serie di patologie. A partire da quelle cardiovascolari.
Fare sesso almeno due volte a settimana dimezza invece la possibilità di arteriosclerosi e potenzia il sistema circolatorio. Una ricerca pubblicata sul Journal of Sexual Medicine ha dimostrato inoltre che il sesso regolare riduce i livelli di omocisteina negli uomini, una sostanza dannosa per il sistema cardiovascolare.
Chi fa poco sesso si ammala più spesso. E si stressa anche di più
Fare poco sesso aumenta anche i livelli di stress, mentre farne tanto aiuta a ridurlo. Secondo una ricerca pubblicata su Biological Psychology, l’orgasmo in sé aumenta endorfine ed ossitocina, compensando gli effetti dannosi del cortisolo. Ma non basta la masturbazione: perché gli effetti siano davvero positivi per la salute, il sesso va fatto in coppia, come da tradizione.
Chi fa poco sesso si ammala più spesso e mette a rischio il cervello
“Perdere la testa per qualcuno” è senza dubbio una espressione out. Soprattutto alla luce delle nuove scoperte degli studiosi delle università di Oxford e Coventry. L’equipe britannica di ricercatori, al contrario di quanto ci tramandano i detti popolari, ha evidenziato come a “perdere la testa” più facilmente siano proprio quelli che si danno meno da fare sotto le lenzuola. Fare sesso in maniera regolare, invece, migliora le abilità cognitive, prevenendo la demenza. Nel mondo animale è stato anche provato che durante l’accoppiamento si formano nuove cellule celebrali.
Chi fa poco sesso si ammala più spesso: l’eros combatte invece l’influenza
Anche le difese immunitarie possono risentire di una vita troppo casta. Fare sesso, al contrario, migliora la produzione di immunoglobulina A, un anticorpo che combatte l’influenza. Secondo gli scienziati della Wilkes University, in Pennsylvania, la terapia funziona davvero. A patto che si applichi con costanza almeno due volte a settimana.
Chi fa poco sesso si ammala più spesso: Erezione difficile e secchezza vaginale
Così come è impossibile avere addominali di pietra senza fare palestra o attività fisica alcuna, allo stesso modo non è possibile avere erezioni da pellicola senza praticarlo spesso. L’uomo che fa sesso non più di una volta a settimana, incorre invece molto spesso in qualche imbarazzante problemino di scarsa risposta fisica ai richiami del desiderio.
Le donne più morigerate, del resto, non se la scampano da conseguenze intime poco gradevoli. Troppo poco sesso può essere per lei causa di secchezza vaginale e rapporti dolorosi, oltre che di scompensi ormonali dovuti ad una scarsa produzione di estrogeni.