AIDS. Il demone che, 40 anni fa,sembrava avere ormai invaso il Mondo, Italia inclusa. Un castigo divino (secondo il parere di molti) inviato da chissà dove per punire i gay, poi i drogati.

40 anni fa la scoperta del primo caso di Aids in Italia

Fu la scoperta del primo caso di Aids in Italia a mettere caos negli anni Ottanta e ci volle un decennio per venirne a capo, soprattutto con un risveglio di consapevolezza e grazie ai progressi della scienza. Tra le grandi personalità che contribuirono alla lotta contro l’Aids si ricordano immunologi, gli infettivologi, gli ematologi Massimo Galli, Fernando Aiuti, Mauro Moroni. E gli esempi di Luc Montagnier dalla Francia e di Anthony Fauci dagli Stati Uniti. Da allora, la situazione è andata cambiando drasticamente.

Il Punto della situazione in Italia oggi

Facendo riferimento agli ultimi dati pubblicati nel Notiziario redatto dal Centro Operativo AIDS, dell’Istituto Superiore di Sanità, sono state 1.770 le nuove diagnosi di infezione da Hiv nel 2021, pari a 3 nuovi casi per 100mila abitanti. Un dato che pone il nostro Paese al di sotto della media osservata tra gli Stati dell’Unione Europea, dove l’incidenza è di 4,3 nuovi casi per 100mila abitanti.

Dai dati emerge che “in seguito alla pandemia Covid-19 Sars, una buona percentuale di popolazione tende a sottoporsi al test dell’HIV quando ha i sintomi si manifestano. Dunque, viene diagnosticato non più l’HIV ma l’AIDS. Il Covid ha ostacolato l’accesso ai test, motivo per cui oggi è importante incrementare e sviluppare al massimo la possibilità di eseguirli”.

La Lotta all’AIDS e l’importanza della prevenzione

La prevenzione rimane sempre un punto cardine nella lotta contro il Virus, soprattutto per le nuove generazioni, che non conoscono il virus e non hanno ricevuto una educazione sessuale a scuola.

La dottoressa Negri ci spiega: “Fare prevenzione è da sempre molto importante, oggi è fondamentale. Oltre all’utilizzo del preservativo esiste un altro metodo per evitare la trasmissione dell’HIV, la PrEP. La PrEP è un farmaco che, se somministrato preventivamente, sotto controllo di un medico infettivologo e con dei controlli precisi, evita la trasmissione del virus dell’HIV. Esistono studi scientifici che testimoniano ed evidenziano l’efficacia della PrEP come metodo e come strumento di prevenzione”.

Ricordiamo che la profilassi pre-esposizione o PrEP di cui abbiamo parlato nella sezione dedicata all’AIDS/HIV, sono un gruppo di farmaci antiretrovirali necessari a quelle persone HIV negative che hanno un rischio di contrarre il virus o che hanno un partner con HIV.