Da un certo punto di vista il primo bacio, il primo petting e il primo rapporto sessuale completo appaiono come se fossero tappe di un percorso già scritto e al quale ci si conforma, ora per scelta propria, ora per pressioni esterne. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Tutti a partire dalla prima infanzia hanno a che fare con il proprio sesso e iniziano a conoscerlo nelle diverse forme che molti di noi credono di ricordare.
La Pubertà e la scoperta della Sessualità
É con la pubertà (circa 13 anni) però che il sesso comincia a diventare un argomento di cui poter parlare. Ovviamente non se ne discute come farebbero dei medici riuniti ad un convegno ma se ne parla in tutti quei modi tipici dei discorsi sul sesso: doppi sensi, sfottò, allusioni, giudizi, oppure dichiarazioni pubbliche, racconti di episodi più o meno veritieri.
La cosa rilevante però è che a partire da quel periodo il sesso si aggiunge ad altri argomenti importanti per l’idea che ciascuno ha di sè e che gli altri hanno di noi. In altre parole: Luca non è solo un tifoso della Juve, bravo a scuola, scarso con il pallone, che veste in modo originale, che ha comprato l’ultimo cellulare disponibile e che sta pensando di farsi comprare un motorino nuovo ma è anche uno gentile con le ragazze, belloccio e che ha già avuto più ragazze (con cui si è baciato e dicono che baci bene) ma non ha ancora avuto il suo primo rapporto sessuale.
Il fatto che quasi tutti gli amici di Luca dichiarino (o facciano intendere) di aver già avuto un’esperienza sessuale farà in modo che lui si senta “un po’ indietro” rispetto ai suoi amici. Luca sente questa “mancanza” come una pressione e probabilmente farà in modo che la sua prima volta accada il prima possibile.
Il nostro fantomatico Luca deve gestire l’immagine che vuole dare di sè ai suoi amici e quindi dovrà cercare di non rimanere troppo indietro ma vuole anche gestire una componente importante della sua personalità: il rispetto dei sentimenti delle donne.
Non riesce quindi a pensare di fare sesso con la prima ragazza che incontra ma sta cercando una vera relazione. Dopo averla trovata e trascorso un mese comincia a considerare che è giunto il momento di poter condividere con la sua partner il rapporto sessuale. Una volta avuto il suo primo rapporto, Luca riequilibra la pressione che percepiva da parte dei suoi amici.
I ragazzi, i rapporti sociali con i coetanei e la sessualità
Questa appena raccontata è una delle tante storie possibili. Ciascuno valuta un’infinità di elementi (sentimenti, giudizio degli altri, giudizio proprio, immagine pubblica, morale, etica religiosa, ecc.) e poi sceglie la propria strada. Questo non vuol dire che fare l’amore non possa accadere in modo naturale, ma significa che fare l’amore ha ripercussioni sulla propria immagine privata e pubblica ed è una cosa che tutti tengono in considerazione.
Una volta l’immagine privata e quella pubblica coincidevano nel rispetto dei canoni cattolici. Oggi le norme (ciò che rende qualcuno normale) sono negoziate silenziosamente e implicitamente all’interno di piccoli gruppi.
Ti conformi o ti identifichi?
Se credi che stia arrivando il momento di avere la tua prima esperienza sessuale, sai dire perchè credi sia arrivato il momento per farlo? Tutte le risposte sono legittime, ma riesci a riconoscere la tua?
- Perchè tutti i tuoi amici/amiche stanno cominciando a farlo;
- perchè credi che la tua sia l’età media in cui lo fanno tutti;
- perchè stai insieme alla ragazza/al ragazzo con cui vuoi condividere questo momento;
- perchè voglio solo cominciare a fare sesso, poi capirò;
- perchè non credo alle cose che dicono in chiesa;
- perchè voglio che quella persona diventi la mia ragazza/il mio ragazzo;
- perchè non voglio perdere la mia ragazza/il mio ragazzo.
Questo non è un modulo da compilare per poter fare la propria esperienza con il sesso, non sono domande guida a cui saper rispondere ma sono solo interrogativi che possono permetterti di capire quanto stai facendo una scelta con la tua testa, con il tuo cuore (e anche con il tuo pene e la tua vagina!) e quanto invece ti stai solo uniformando ad una tendenza o a una “normalità”.