Sesso dopo i 65? Perché no se serve per essere più sani!
Uno degli argomenti dei quali non si parla, il sesso in terza età che rende allegri, aiuta ad affrontare meglio e con leggerezza, la vecchiaia. Ma soprattutto migliora lo stato generale di salute.
Secondo il prof. Salvatore Capodieci docente di Sessualità Umana presso la Facoltà di Psicologia dello IUSVE, nella nostra società si presuppone che la sfera della sessualità riguardi solo le persone giovani.
Una gerontofobia diffusa che tende a spargere sentimenti di repulsione,ridicolizzandone la sessualità negli ultrasessantenni. In questo caso la sessualità delle persone anziane diventa per la società qualcosa di sgradevole, grottesco, incongruo e socialmente riprovevole.
Esiste anche un’altro atteggiamento, non meno colpevolizzante, quello che ritrae la sessualità senile in maniera umoristica.
Solo di recente l’interesse verso la sessualità in terza età sta diventando un argomento discusso forse perché in Italia la popolazione anziana aumenta più delle nuove nascite.
Fare sesso in terza età: fa bene?
Si, fare sesso anche nella terza età è davvero un toccasana. E, se fatto calibrandolo sulle capacità fisiche e senza esagerare con gli aiutini, è il miglior alleato di forma fisica e cuore, assieme ad una moderata attività fisica e ad una corretta alimentazione.
A ribadirlo, se ce ne fosse stato davvero bisogno, è uno studio pubblicato sulla rivista Sexual Medicine, che spiega come ogni genere di contatto fisico, dai baci al rapporto competo, agisce in maniera positiva sulla salute e crea una tendenza ad essere propositivi nei confronti della vita.
6879 uomini e donne inglesi intervistati in occasione del sondaggio realizzato dai ricercatori delle Università Anglia Ruskin e University College London lo confermano: dopo i 65 anni il sesso aiuta a tenersi giovani, col corpo e con la mente.
Resta però un argomento tabù da affrontare, tanto che 3 anziani su dieci non ne parlano con il proprio medico di base, anche quando qualche ragionevole problemino si presenta a complicare le cose sotto le lenzuola. Ma quando si è raggiunta la maturità – si dicono molti – si è disposti a tollerare anche un po’ di lentezza e qualche altra difficoltà, per cui spesso si soprassiede agli inconvenienti.
Secondo lo studio, però, esiste una differenza tra uomini e donne. Per i primi una vita sessuale regolare ed appagante è sempre sinonimo di una sensazione di soddisfazione. Le seconde, invece, solo se l’intimità è legata a baci, tenerezze e carezze, si tradurrebbe in soddisfazione nella vita e si tradurrebbe in un maggiore feeling nell’atto sessuale.