Il ritorno in forza di infezioni batteriche da tempo conosciute, come la gonorrea e la sifilide, insieme alla diffusione più intensa di alcuni agenti patogeni un tempo considerati quasi rari, come il Mpox (precedentemente noto come vaiolo delle scimmie), la Shigella, il virus Zika e la Chlamydia trachomatis (causante del linfogranuloma venereo), segna un’evoluzione preoccupante nel panorama delle malattie infettive nel panorama europeo attuale.
Le infezioni sessualmente trasmissibili (MST) batteriche rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica nella Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che include 49 paesi, sia dell’Unione Europea/European Economic Area (UE/SEE) che non.
In questo articolo esaminiamo le tendenze epidemiologiche, le variazioni regionali, le popolazioni chiave e le sfide emergenti legate a tre principali MST batteriche: Chlamydia trachomatis (CT), Neisseria gonorrhoeae (NG) e Treponema pallidum (sifilide).
Variazioni Regionali Dei Contagi e Tendenze Temporali
I dati mostrano notevoli variazioni regionali nelle notifiche di MST batteriche, con i paesi del Nord e dell’Ovest Europa che presentano tassi di notifica superiori rispetto ad altre aree. Queste differenze sono attribuibili a variazioni nel rendimento dei sistemi di sorveglianza, nelle politiche di test per le MST, nell’accesso ai test e nella disponibilità di tecniche diagnostiche sensibili.
Negli ultimi dieci anni, si è osservato un incremento lento ma costante dei tassi di notifica per CT, insieme a un aumento considerevole per NG e sifilide nei paesi UE/SEE, a differenza di tendenze in calo nei paesi non UE/SEE. Nel 2021, i casi di CT erano prevalentemente tra i giovani di età compresa tra 15-24 anni, NG colpiva principalmente la fascia di età 15–34 anni, e i casi di sifilide erano più comuni negli individui sopra i 35 anni.
Popolazioni Chiave e Situazioni di Vulnerabilità
Le popolazioni chiave, come gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, le donne transgender, i migranti, i rifugiati e i lavoratori sessuali, mostrano un aumento sostanziale delle MST batteriche. Questo è dovuto a una combinazione di fattori biologici, comportamenti sessuali, connessioni sociali e barriere strutturali che contribuiscono alla diffusione dell’HIV/MST.
Epidemiologia Molecolare e MST Emergenti
L’epidemiologia molecolare ha rivelato che i casi di NG sono prevalentemente acquisiti localmente, con reti di trasmissione distinte tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e popolazioni eterosessuali. Varianti emergenti di CT, come nvCT (2006) e F-nvCT (2019), hanno inizialmente eluso le piattaforme di rilevamento NAAT, portando a infezioni non diagnosticate e alla diffusione nazionale o regionale della variante.
Sfide Emergenti
Le origini zoonotiche di patogeni trasmissibili sessualmente, come l’HIV e il virus del Monkeypox, dimostrano il potenziale per i patogeni di attraversare le barriere delle specie e adattarsi agli ospiti umani, portando a trasmissioni diffuse ed epidemie. Inoltre, virus come Shigella e il virus dell’Epatite A, tradizionalmente trasmessi attraverso percorsi alimentari e idrici, hanno recentemente stabilito percorsi di trasmissione sessuale, principalmente tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.
Strategie di Ricerca e Criteri di Azione a livello Europeo
Il contagio e la diffusione rimangono una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica nella Regione Europea dell’OMS, evidenziando la necessità di un’azione coordinata e di strategie efficaci per il loro controllo. La diversità delle tendenze epidemiologiche, le specificità delle popolazioni chiave e l’emergere di nuove sfide richiedono un approccio integrato e flessibile, capace di adattarsi alle mutevoli dinamiche di trasmissione delle MST.
Per rispondere a questa sfida, la sanità europea ha adottato una serie di misure volte a ridurre la trasmissione delle MST a livello sessuale. Tra queste, spiccano l’implementazione di campagne di sensibilizzazione pubblica mirate a promuovere la consapevolezza sulle MST e l’importanza della prevenzione, inclusa l’educazione sull’uso corretto del preservativo e sulle pratiche sessuali sicure. La promozione di test regolari e accessibili per le MST rappresenta un altro pilastro fondamentale di queste strategie, con l’obiettivo di facilitare la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle infezioni, interrompendo così le catene di trasmissione.
Inoltre, la sanità europea ha rafforzato i sistemi di sorveglianza delle MST, migliorando la raccolta, l’analisi e la condivisione dei dati epidemiologici tra i paesi membri. Questo permette non solo di monitorare le tendenze delle MST a livello regionale ma anche di identificare rapidamente eventuali focolai o l’emergere di resistenze agli antibiotici, consentendo una risposta sanitaria più mirata e efficace.
L’accesso a servizi di consulenza e supporto, sia online che fisici, è stato ampliato per offrire informazioni affidabili e supporto psicologico a chi vive con un Malattia a trasmissione sessuale o è a rischio di contrarne una. Questi servizi mirano a ridurre lo stigma associato alle MST e a incoraggiare le persone a cercare aiuto e trattamento senza timore.
La collaborazione internazionale per la ricerca e lo sviluppo di nuovi metodi diagnostici, trattamenti più efficaci e potenziali vaccini contro le MST è un altro aspetto cruciale delle misure adottate. Questo sforzo congiunto non solo accelera il progresso scientifico ma promuove anche un approccio uniforme alla gestione delle IST nella Regione Europea dell’OMS.
Infine, la sanità europea sta esplorando l’uso di tecnologie innovative, come le applicazioni mobili per la tracciabilità dei contatti sessuali e i servizi di testing a domicilio, per rendere la prevenzione e il controllo delle MST più accessibili, soprattutto per le popolazioni difficili da raggiungere.