Il Telefono Verde Aids e Infezioni sessualmente trasmesseè un servizio nazionale del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate, istituito dalla Commissione Nazionale per la Lotta contro l’Aids nel giugno 1987. Dal 2014 l’attività di counselling telefonico è stato integrato da un sito, Uniti contro l’AIDS, progetto promosso e finanziato dal Ministero della Salute per divulgare informazioni scientifiche relativamente all’HIV e alle infezioni sessualmente trasmesse in modo corretto e diretto a chi usa internet per cercare informazioni riguardo alla propria salute. Dal primo luglio 2014 il Telefono ha anche una copertura internazionale con un account Skype. Si può, infatti, telefonare dall’estero e accedere così al servizio, con la garanzia della privacy.
Tale servizio, anonimo e gratuito, è fornito da un’equipe di cui fanno parte quattro ricercatori psicologi e un collaboratore tecnico di ricerca e dal 2012 si avvale anche della consulenza di un legale esperto nell’area della tutela dei diritti delle persone con Hiv e delle loro famiglie. Il legale, presente due volte a settimana, risponde sia in lingua italiana sia in lingua inglese
Queste le attività del servizio:
- Counselling telefonico (informazioni scientifiche e personalizzate sull’infezione da Hiv e sull’Aids, fornite attraverso un colloquio specialistico mirato)
- Ricerca (studi e progetti in ambito psico-socio-comportamentale a livello nazionale e internazionale)
- Formazione (percorsi formativi di aggiornamento/perfezionamento, intra ed extramurali, su tematiche riguardanti la comunicazione efficace e il counselling, rivolti ad operatori del Servizio Sanitario Nazionale, di organizzazioni non governative e di associazioni di volontariato)
- Educazione sanitaria (attività seminariale, intra ed extramurale, rivolta a studenti di scuole medie inferiori e superiori)
- Consulenza (interventi, intra ed extramurali, per l’organizzazione e la gestione di servizi telefonici su tematiche sanitarie emergenti).
Queste, invece, le tematiche affrontate:
- Prevenzione primaria e secondaria dell’infezione da Hiv/Aids nella popolazione generale
- Promozione e tutela della salute nella popolazione giovanile in relazione all’infezione da Hiv/Aids
- Promozione e tutela della salute nella popolazione non italiana in relazione all’infezione da Hiv/Aids
- Identificazione e valutazione degli aspetti psico-socio-comportamentali delle persone Hiv positive e Hiv negative nei trias vaccinali
- Elaborazione di strategie efficaci nella comunicazione del rischio relativamente alle malattie infettive con particolare riferimento alle Mst
- Elaborazione di una metodologia didattica per l’attivazione di percorsi formativi e di aggiornamento sul counselling, rivolti a operatori psico-socio-sanitari del Servizio Sanitario Nazionale e non, impegnati nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria dell’infezione da Hiv/Aids/Mst.
Tramite il counselling telefonico il Tva garantisce interventi di prevenzione primaria e secondaria dell’infezione da Hiv/Aids rivolti alla popolazione generale.
Tali interventi offrono agli utenti la possibilità di usufruire di un’informazione scientifica e aggiornata, utile per facilitare la messa in atto delle modifiche comportamentali e decisionali necessarie per diminuire il disagio, ma anche per attuare lifeskills finalizzate a evitare comportamenti a rischio.
In particolare il counselling permette di:
- erogare informazioni personalizzate
- favorire l’individuazione del problema reale attraverso un colloquio specialistico
- prospettare possibili soluzioni insieme all’utente
- facilitare la diminuzione dell’ansia nell’utente per una migliore ricezione del messaggio informativo.
Gli strumenti utilizzati dal Tva sono:
- sei linee telefoniche, attive dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 18
- un archivio aggiornato periodicamente e costituito da più di mille centri diagnostico-clinici e psico-socio-sanitari
- un software di data entry e di gestione archivi on line.
- account skype
- canale youtube
A partire da marzo 2007 il Telefono Verde Aids si è avvicinato ai cittadini stranieri, offrendo un intervento di counselling sull’infezione da Hiv/Aids non solo in italiano, ma anche in altre sette lingue, a rotazione dal lunedì al venerdì e con il contributo di mediatori linguistico-culturali: Lunedì – mediatore per le persone di lingua inglese e francese Martedì – mediatore per le persone di lingua romena Mercoledì – mediatore per le persone di lingua spagnola Giovedì – mediatore per le persone di lingua cinese e araba Venerdì – mediatore per le persone di lingua russa Dal giugno 1987 al dicembre 2016 il Tva ha ricevuto 766.183 telefonate. Di queste il 75,4% sono pervenute da utenti di sesso maschile, 24,6% da utenti di sesso femminile.
La distribuzione per classi di età evidenzia che 77,1% provengono da utenti di età compresa tra i 20 e i 39 anni. Per quanto riguarda le aree geografiche, il 45,6% delle telefonate sono giunte dal nord, il 27,1% dal centro, il 20,3% dal sud, il 6,8% dalle isole. Gli utenti più rappresentati sono gli eterosessuali non tossicodipendenti (67,8%) e i non fattori di rischio, ossia coloro che non hanno corso alcun rischio (20,2%). L’equipe del Tva ha risposto negli anni a 1.504.272 quesiti che riguardano i seguenti argomenti: informazioni sul test 25,6%; modalità di trasmissione 33,1%; aspetti psico-sociali 8,9%; disinformazione 11,2%; prevenzione 4,3%; virus 9,4%; sintomi 3%; terapia e ricerca 1,2%; altro 2,9%.
Nel 2016 il TV AIDS e IST ha ricevuto 1.562 telefonate ( 11,3% del totale delle telefonate ricevute) da parte di giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni e di queste 1.258 (80,5%) sono pervenute da utenti di sesso maschile e 304 (19,5%) da utenti di sesso femminile. Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle telefonate, dal Nord ne sono giunte 628 (40,2%), dal Centro 446 (28,6%), dal Sud 420 (26,9%), dalle Isole 63 (4,0%)
Le persone giovani, maggiormente rappresentati, risultano essere: eterosessuali 1.111 (71,1%), NFDR 288 (18,4%), omo-bisessuali 156 (10,0%), sieropositivi all’HIV 5 (0,3%), tossicodipendenti 2 (0,1%)
Il numero totale dei quesiti formulati dai giovani è di 6.467 e riguarda i seguenti argomenti: modalità di trasmissione 2.166 (33,4%), informazioni sul test 1.727 (26,7%), disinformazione 670 (10,4%), virus 640 (9,9%), aspetti psicosociali 516 (8,0%), prevenzione 318 (4,9%), sintomi 177(2,7%), terapia/ricerca 36 (0,6%), altro 217(3,4%)
Il notevole numero di telefonate pervenute, costante negli anni, nonché gli argomenti trattati, legati alla sfera sessuale e quindi difficili da affrontare in una relazione vis à vis, inducono a riflettere sull’utilità di continuare a utilizzare il Telefono Verde Aids come mezzo rapido ed efficace di informazione sanitaria.
L’intervento di counselling telefonico, che tiene conto della complessità e dell’unicità dei singoli individui, permette infatti di erogare informazioni scientifiche aggiornate e personalizzate, fondamentali per prevenire il diffondersi del virus Hiv e aiutare la persona a trovare le basi motivazionali per evitare comportamenti a rischio e/o per modificare quelli già esistenti. Inoltre l’esperienza acquisita negli anni dagli esperti del Tva è stata più volte messa a disposizione dei cittadini e utilizzata per intervenire sia in situazioni di emergenza provocate da eventi morbosi che hanno destato allarme nella popolazione (come la fascite necrotizzante e il virus ebola), sia nell’ambito di fenomeni sociali quali la tossicodipendenza.
L’intervento di counselling del Telefono Verde AIDS e IST è stato integrato da una comunicazione online per la prevenzione delle IST. Nello specifico, i ricercatori dell’UO RCF hanno interagito con la popolazione attraverso il Sito Web Uniti contro l’AIDS, l’account Twitter @UniticontroAIDS, il Servizio Skype uniticontrolaids e il canale YouTube uniticontrolaids.
Le attività online hanno visto la creazione di 77 nuovi argomenti, tra news, eventi e iniziative presenti sul Sito e circa 400 tweet, retweet e risposte. Il canale YouTube è stato utilizzato anche per diffondere gli elaborati video degli studenti di alcune scuole secondarie italiane, che si sono dedicati alla promozione dell’utilizzo del preservativo come principale strumento di prevenzione. Tutti i diversi contenuti, affiancati da una intensa attività di social media marketing, hanno permesso di raggiungere, in termini di traffico sul sito Uniti contro l’AIDS, circa 135.000 utenti per un totale di oltre 164.000 sessioni e 405.000 visualizzazioni di pagina.