L’autoerotismo femminile, l’atto di procurarsi piacere da sole, è una pratica diffusissima di cui però si parla meno che del corrispettivo comportamento maschile. La parola masturbazione proviene dal latino “manus” (mano) e “stuprare” (sporcare, contaminare)… L’etimologia del termine fa comprendere perché questo comportamento sia stato aspramente condannato per anni. Basti pensare che tuttora la Chiesa cattolica considera la masturbazione alla stregua di una perversione; inoltre sotto alcuni punti di vista si può parlare di “maschilismo” della storia (se si escludono gli ultimi 50 anni, infatti, la storia è di proprietà degli uomini con le loro teorie sul mondo e anche sulla sessualità, sulle arti amatorie, sul diritto familiare, sulla procreazione e sulla morale religiosa). Per fortuna, l’evoluzione culturale dei comportamenti ha portato molta più libertà nella sessualità femminile, ma solo il 45% ammette senza remore di masturbarsi con una certa frequenza. A riguardo l’educazione che riceviamo gioca un ruolo importante. Molti genitori negano ai loro figli la scoperta del proprio corpo, causando blocchi emozio-sessuali nei loro figli. La sessualità che dovrebbe essere scoperta personale e piacere fisico diviene una questione da nascondere e sporca.
Ritornando alla masturbazione femminile, molti studi mostrano come le donne che praticano l’autoerotismo hanno di conseguenza una vita sessuale più attiva e migliore sotto più punti di vista. Lo stesso orgasmo resta una chimera senza masturbazione, molte donne infatti cominciano a conoscere il piacere dell’orgasmo attraverso l’autoerotismo. Questo fattore risulta essere positivo anche nei rapporti di coppia: una donna che conosce le fasi del suo piacere, sa indicare al suo compagno i momenti, il dove e il come agire durante gli amplessi. Masturbarsi è il modo migliore pere conoscere i propri punti sensibili e scoprire il proprio corpo: clitoride, punto G e altre zone erogene.
Quando ci si comincia a masturbare
Alcune bambine iniziano a masturbarsi fin da piccole ma ovviamente non danno al gesto il significato che danno gli adulti (il significato diventerà maturo con l’adolescenza). É possibile che queste scoprano il piacere delle zone intime prestissimo, intorno ai 6 anni, e in alcuni casi può avvenire anche prima. Ciò non deve stupire poiché si tratta di normali scoperte del proprio corpo. La bambina potrebbe anche cercare nuovamente e ripetutamente la stimolazione.
L’iniziale mancanza di pudore può far sì che la bambina si tocchi o si strofini in pubblico o anche in compagnia di amichetti, amichette, fratellini e sorelline. Ciò provoca imbarazzo solo tra gli adulti che assistono alla scena. La cosa non deve spaventare o allarmare poiché i bambini sono per natura degli abili scopritori delle regole della società e impiegheranno poco tempo ad imparare cosa è lecito e cosa è illecito. Basterà insegnare loro il normale senso del pudore, non diversamente da quello che si fa quando si insegna a non fare la pipì dappertutto.
La masturbazione cambia significato con la pubertà e con l’adolescenza (a partire dai 13 anni circa) quando la ragazza comincia a condividere le conversazioni sul sesso con le sue amiche e i suoi amici, durante le lezioni con gli insegnanti e a casa con i genitori e quando vive le prime mestruazioni.
Per molte ragazze la scoperta della masturbazione arriva più tardi negli anni. Non è così scontato infatti che la ragazza scopra il piacere delle sue zone intime essendo queste in gran parte interne al corpo. Ciò può essere dovuto anche all’educazione ricevuta che invita a non toccare le proprie parti intime.
Per altre donne ancora l’autoerotismo rimane sconosciuto o sostanzialmente non praticato.
Le caratteristiche della masturbazione
L’autoerotismo femminile viene riferito comunemente con il termine “ditalino”, il che sta a sottolineare la componente principale della pratica masturbatoria femminile: la scoperta del piacere attraverso l’uso delle dita.
Questo è il modo più semplice e più comune per raggiungere specialmente le zone erogene esterne: si accarezza il monte di Venere, si massaggiano le grandi labbra, si entra a penetrare l’apertura della vagina e ci si sofferma specialmente sul clitoride, il “bottone” più erogeno di tutto il corpo. Se vuoi conoscere meglio il corpo femminile guarda le pagine di questo sito.
Per molte ragazze e donne la masturbazione si esaurisce in una rapida stimolazione del clitoride il che porta ad una rapida eccitazione e al raggiungimento dell’orgasmo. Per altre, la stimolazione diretta del clitoride è piuttosto fastidiosa, specie se non è lubrificato a sufficienza. Cosicché spesso si preferisce massaggiarsi da sopra gli slip oppure strofinarsi contro un cuscino o il materasso.
Ci si masturba soprattutto stimolando le zone erogene esterne e viaggiando con la fantasia ma anche con l’ausilio di oggetti, pennarelli, zucchine, dildo per simulare la penetrazione.
Molte donne affermano di riuscire a raggiungere l’orgasmo soltanto attraverso la masturbazione il che fa capire l’importanza di questa pratica e fa comprendere anche quanto possa essere importante condividere le proprie esperienze di autoerotismo raccontandole al proprio compagno. Spesso infatti la masturbazione è un ottimo veicolo per imparare a conoscere la risposta sessuale del proprio corpo.
La masturbazione è anche un veicolo, a volte il solo, che permette alla donna di trovare l’eccitazione e il rilassamento giusti che le permettono di sperimentare l’eiaculazione femminile o squirting.
Quante volte si masturbano le ragazze?
La frequenza della masturbazione da parte delle ragazze raggiunge il picco durante la pubertà, l’adolescenza o poco più tardi, ovvero nel periodo in cui si fa la scoperta dell’autoerotismo: le ragazze si masturbano in media almeno una volta al giorno. Con il passare degli anni la pratica tende a diminuire ma non scompare.
Tra le donne esiste la tendenza a dichiarare la pratica dell’autoerotismo meno di quanto facciano gli uomini cosicché alcune indagini fanno apparire la donna meno alle prese con la masturbazione.
Ma l’atteggiamento di negare le proprie masturbazioni sta mutando verso una nuova tendenza a dichiarare la verità, tendenza assolutamente già consolidata nel mondo di internet.
L’autoerotismo accompagna le donne lungo tutta la vita a partire dal momento della scoperta del piacere intimo. Una donna su tre dichiara di essersi masturbata anche dopo i 60 anni.
Esperienza personale della Masturbazione
Ogni donna deve fare le giuste esperienze sulla Masturbazione. Ovviamente l’esperienza la si costruisce con il tempo e provando a masturbarsi più volte. Cerchiamo di capire le fasi
- Se sei esperta, usa le dita: Allarga le gambe e aprile, puoi essere seduta o distesa (ma mettiti comoda), prepara le dita! Esplora il tuo corpo non solo i genitali. Seni e capezzoli, addome sono parti del corpo da sfiorare e accarezzare, poco alla volta comincia a toccare la vulva con carezze e piccoli sfregamenti. Passa delicatamente alle labbra (grandi e piccole), aprile per scoprire il clitoride e sfioralo con l’indice. La stimolazione del clitoride può essere dall’alto verso il basso, davanti e dietro, leggeri movimenti circolari. Una cosa importante è trovare il ritmo che del tuo piacere personale, ogni donna comprende la velocità che maggiormente preferisce e asseconda la stimolazione a questo;
- Se sei timida, usa un oggetto: Se sei alle prime armi ed hai difficoltà ad utilizzare le tue dita puoi usare un oggetto. Cuscino, coperte, peluche, manico della spazzola… Basta usare l’immaginazione e scoprire le gioie della masturbazione. Tutto è più facile se ci si sdraia a pancia in giù, mettendo l’oggetto tra le gambe ed effettuando movimenti ondulatori, che permettono lo sfregamento sul clitoride. Trova il ritmo e l’intensità che ti procurano maggiore piacere;
- Se sei pigra e disinibita, puoi utilizzare un sex toy: Oggi è facilissimo acquistare un sex toy! Utilizzare un sex toys è facilissimo e anche molto efficace! Non hai voglia di perdere molto bello e vuoi raggiungere l’orgasmo velocemente senza molti sforzi, il sex toys è l’ideale, in 3 minuti l’orgasmo sarà a portata di mano. Aiutandoti con questo oggetto erotico, stimola il clitoride, facendolo vibrare o maneggiandolo come più ti piace. Forse c’è un inconveniente: il contatto freddo e meccanico dell’oggetto stesso. Vi è inoltre un altro pericolo, diventare dipendente da questo tipo di oggetti;
- La masturbazione è un piacere solitario o si può condividere? La Masturbazione non vuol essere una maniera per compensare una mancanza di rapporti sessuali. Anzi deve essere visto come un momento per esprimere in maniera sfrenata ed egoistica tutte le proprie fantasie sessuali, abbattendo limiti mentali e fantasie sessuali. A differenza di come pensano in moti non sono solo i single a masturbarsi . La masturbazione può essere condivisa con il proprio compagno, divenendo un momento di eccitazione, complicità e fiducia. Osservandoti mentre ti tocchi, il partner può capire quali sono le tue preferenze.