Nel tentativo di incoraggiare pratiche sessuali sicure, gli organizzatori hanno predisposto la distribuzione di 200.000 preservativi, 20.000 preservativi vaginali e 10.000 oral dam per gli atleti residenti, con un significativo incremento del 33 per cento rispetto a quanto offerto ai concorrenti a Londra 2012. Le cliniche per le malattie sessualmente trasmissibili saranno una presenza comune anche durante il periodo dei Giochi all’interno del Villaggio Olimpico. La fornitura disponibile per gli atleti a Parigi supera di gran lunga i conteggi di 8.500 di Seul nel 1998 e di 90.000 di Sydney che sono andati in carenza nel 2000.
Come hanno dichiarato i precedenti atleti olimpici, il legame tra atleti non è una rarità durante i Giochi. Come ha osservato una volta il capo della pallanuoto degli USA Tony Azevedo:
“È come il primo giorno di college. Sei nervoso, super eccitato. Tutti incontrano persone e cercano di agganciare qualcuno”, riporta il Mirror US. Hope Solo, ex portiere della nazionale femminile di calcio degli Stati Uniti, ha rivelato alcuni segreti bollenti sul comportamento degli atleti alle passate Olimpiadi, ammettendo: “Si fa molto sesso. Ho visto persone fare sesso all’aria aperta. Sull’erba, tra gli edifici, persone che si sporcano e si sfogano”.
Le Olimpiadi hanno sempre rappresentato un’occasione unica di incontro tra atleti provenienti da tutto il mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, questo evento sportivo globale ha assunto un ruolo inaspettato: quello di catalizzatore per l’educazione sessuale. Mentre la distribuzione di preservativi rimane una pratica comune, il vero obiettivo si è spostato verso una comprensione più profonda e positiva della sessualità.
Il Cambiamento di Paradigma nell’Educazione Sessuale
L’approccio tradizionale all’educazione sessuale, focalizzato principalmente sulla prevenzione di malattie e gravidanze indesiderate, sta cedendo il passo a una visione più olistica. Esperti come Anne Philpott, fondatrice di The Pleasure Project, sostengono che incorporare concetti di piacere e consenso nelle discussioni sul sesso sicuro possa essere molto più efficace.
Philpott argomenta che concentrarsi esclusivamente sugli aspetti negativi non è sufficiente. “Se avessimo integrato le considerazioni sul piacere negli interventi sulla salute sessuale fin dall’inizio dell’epidemia di AIDS, avremmo salvato molte più vite”, afferma. Questo approccio innovativo mira a cambiare la narrativa, partendo dal presupposto che le persone fanno sesso principalmente per il piacere.
Inoltre, in un’era di disinformazione online e accesso facile a contenuti pornografici potenzialmente dannosi, l’educazione sessuale basata sul piacere e sul consenso diventa cruciale.
Lo Sport come Veicolo di Educazione Sessuale
L’ambiente sportivo si sta rivelando un terreno fertile per l’educazione sessuale. Iniziative come “Moving The Goalposts” in Kenya dimostrano come lo sport, in particolare il calcio, possa essere utilizzato per insegnare ai giovani concetti importanti come il consenso, la contraccezione e la mascolinità positiva.
Deogratia Okoko, coinvolto nel progetto, spiega: “Abbiamo scoperto che uno dei posti in cui [i ragazzi] trascorrono la maggior parte del loro tempo è il campo da calcio”. Integrando discussioni su temi sessuali negli allenamenti, il programma riesce a coinvolgere i giovani in modo naturale e non invasivo.
Questo approccio innovativo non si limita al calcio. Le Olimpiadi stesse, con la loro visibilità globale e la diversità dei partecipanti, offrono una piattaforma ideale per promuovere una comprensione più ampia e inclusiva della sessualità. La distribuzione di preservativi, accompagnata da messaggi sul piacere e sul consenso, come previsto per le Olimpiadi di Parigi, rappresenta un passo significativo in questa direzione.
In conclusione, il legame tra sport e educazione sessuale sta diventando sempre più evidente e prezioso. Utilizzando eventi sportivi come le Olimpiadi o programmi locali come “Moving The Goalposts”, è possibile creare spazi sicuri e accessibili per discussioni aperte e informative sulla sessualità, promuovendo una cultura del consenso, del rispetto e del piacere responsabile.