Lui o lei? Chi si preoccupa di più del fatto che il partner raggiunga l’orgasmo nel corso di un rapporto sessuale?
Alla domanda hanno cercato di rispondere gli studiosi dell’University of North Texas, con una indagine mirata.
Hanno scoperto che, almeno negli USA, sono le donne ad interessarsi di più della soddisfazione del compagno sotto le lenzuola e che un maggior attaccamento al partner è generalmente correlato ad un maggior interesse nel raggiungimento dell’orgasmo.
Scopo dello studio, che ha coinvolto 1000 studenti e studentesse che frequentavano il college ed erano coinvolti in una relazione, era quello di indagare le differenze tra generi nella soddisfazione sessuale dell’altra metà della coppia.
Il fatto che la donna nutra maggiore attenzioni nell’assicurarsi che il partner raggiunga l’orgasmo è spiegabile, secondo i ricercatori, con la teoria evoluzionistica: le donne sarebbero infatti naturalmente portate a preoccuparsi della riproduttività e della continuazione della specie.
Nella pratica clinica – precisano però i medici – le cose si manifestano con sfumature molto diverse. Più che il genere di appartenenza, la mancata reazione orgasmica di uomini e donne dipende da fattori relazionali e culturali.
Uno studio pubblicato sul Journal of Sex Research ha validato e confermato l’ipotesi secondo cui il climax femminile è legato alla percepita mascolinità degli uomini e che, proprio per questo, gli uomini si sentono appagati da un rapporto solo quando la partner raggiunge l’apice del piacere. L’assenza dell’orgasmo femminile verrebbe vissuta pertanto dall’uomo come una colpa, che da qui misura direttamente la propria virilità.
Per la donna la mancanza dell’orgasmo del partner avrebbe invece più spesso un valore affettivo: “Se lui non raggiunge l’orgasmo significa che non mi ama abbastanza o non lo eccito a sufficienza”.
Che abbiano torto entrambi?