«Finalmente abbiamo liberato le donne – dice – Ora, infatti, nessuno potrà più dire che usano il mal di testa come una scusa», con questa frase Rossella Elena Nappi (nota ginecologa e sessuologa, docente all’ateneo pavese e in forze alla Struttura di ostetricia e ginecologia della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo) libera delle donne di tutto il Mondo dall’alibi (o forse è meglio dire scusa) più comune per non concedersi.
Infatti, nel 90% delle donne colpite da emicranie e cefalee si associano oggettivi problemi sessuali, e in un caso su 5 un vero e proprio calo del desiderio sessuale. Ad assolvere generazioni di mogli e compagne, ingiustamente accusate di «inappetenza», è uno studio dell’università di Pavia, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine.
La Dott.ssa Nappi, insieme ai colleghi dell’Irccs Istituto neurologico nazionale Mondino di Pavia, (sede di un Centro cefalee tra i principali di riferimento nella Penisola), hanno reclutato 100 donne, di età media 40 anni, tutte in cura per emicrania con o senza aura, oppure per cefalea tensiva sia episodica che cronica (più di 15 giorni di mal di testa ogni mese). «Tutte pazienti con un grado severo di disturbo, e per questo assistite in un centro di III livello – precisa Nappi – che spesso avevano anche una storia di abuso di farmaci analgesici». Le donne sono state sottoposte a test neurologici per valutare i livelli di ansia e depressione; è stata analizzata attentamente la loro storia medica e farmacologica, e attraverso specifici questionari si è indagato sulle loro performance sessuali e sul grado di stress «a letto». Risultato: 9 pazienti su 10 riferivano una vita sessuale inferiore agli standard definiti di normalità; quasi 3 su 10 (29%) si confessavano stressate per questo disagio, e il 20% dichiarava un calo della libido.
Inoltre, lo studio ha verificato come il mal di testa può provocare anche dolore sessuale, inteso in generale come percezione di sofferenza a 360 gradi nel rapporto intimo. In più, la cefalea ha le sue radici in aspetti vascolare che incidono sull’umore e quindi che si dedica al sesso con un umore basso.
Quindi è stato sfatato il mito del mal di testa, mettendo in evidenza come l’abuso di farmaci sia controproducente per le prestazione sessuali sia dell’uomo che della donna.