Sesso in terza età: Farmaci Gratis per gli americani
Una class action contro la Food and Drug Administration per rendere gratuiti i farmaci che aiutano a mantenere sana la sessualità nella terza età. È quanto i medici americani intendono fare per far valere il diritto alla salute – in questo caso sessuale – di uomini e donne che non possono permettersi costose cure a pagamento.
L‘iniziativa parte da Sheryl Kingsberg, psicologo clinico ed ex presidente della North American Menopause Society, organizzazione di professionisti che aiutano le donne a superare i problemi legati alla menopausa.
Problemi come la dispareunia e la secchezza vaginale, che rendono doloroso il rapporto sessuale, o come la comune Sindrome di Sjogren – malattia infiammatoria cronica autoimmune che colpisce in prevalenza donne dopo i 50 e che provoca bruciore e secchezza di tutte le mucose – vengono sottovalutati, anche se spesso compromettono la vita di una donna over 50. I farmaci per combattere questi disturbi sono costosi e sempre tutti a pagamento. Le terapie per via vaginale, attraverso ovuli che aiutano le donne a ripristinare lo spessore della mucosa vaginale possono costare anche 100 dollari al mese.
Sesso in terza età e Viagra Per donne? Ma quanto costa?!
Allo stesso modo una pillola di Viagra che non venga prescritta per combattere l’ipertensione arteriosa polmonare, costa in media 25 dollari, mentre una cura di Flibanserin, commercializzato negli Usa con il nome Addyi e definito “Viagra femminile“, può arrivare a costare diverse centinaia di dollari. Cure per il sesso in terza età che gravano sulla pensione degli americani.
Dato che il sistema pensionistico americano si basa redditi accumulati durante la carriera lavorativa e che il sistema delle assicurazioni non copre questo genere di spese mediche, alla gran parte degli anziani viene negato il diritto al sesso nella terza età. Con tutte le conseguenze sulla salute psicofisica che l’astinenza comporta.
«Tutto molto discriminatorio – spiega Sheryl Kingsberg – che ha scatenato il mondo della sessuologia, affinché si batta per riconsiderare le disfunzioni sessuali come problemi sanitari e non solo legati allo stile di vita. Ci batteremo affinché il governo possa finalmente considerare le disfunzioni sessuali problemi gravi al pari degli altri».
La rivoluzione è pronta a partire. Dagli USA al resto del mondo. E presto ne sentiremo ancora parlare.