Tutto lo sanno: il mattino ha l’oro in bocca, soprattutto se si parla di erezione. Ma perché ci si sveglia così arzilli? La scienza non ha ancora fornito una spiegazione univoca al mistero dell’erezione mattutina che, passati i 40 anni, in genere diventa ricordo. C’è chi dice sia dovuto ai sogni erotici notturni che magari poi vengono dimenticati (ma allora non si spiegherebbe cosa cambi con l’età), chi attribuisce l’erezione alla vescica piena, chi ai picchi di testosterone, che si verificano proprio di prima mattina e passati i 40 iniziano a rallentare.
Mentre il dibattito sul tema prosegue, un’altra ricerca parallela dimostra – senza specificare connessioni con il fenomeno dell’erezione mattutina – che, chi fa l’amore di primo mattino senza protezione ha più probabilità di rimanere incinta di altri.
Se si cerca un bebé, per lui il risveglio è il momento ideale e la primavera la stagione perfetta.
La fertilità, spiega l’ultimo studio pubblicato sul ‘Journal of Biological and Medical Rhythm Research’, ha i suoi ‘tempi preferiti’, anche quando si tratta di uomini. Se confermata da altre ricerche, questa nuova prospettiva renderà presto possibile pianificare una gravidanza anche basandosi sui ritmi di lui. O meglio su quelli dello sperma.
Lo studio: il miglior sperma è quello prodotto al mattino durante la primavera
I ricercatori dell’ospedale universitario di Zurigo, in Svizzera, dopo aver analizzato ben 12.245 campioni di sperma di 7.068 uomini sono giunti alla conclusione che al mattino lo sperma è migliore che mai. Al vaglio la concentrazione, il numero, la mobilità e la morfologia degli spermatozoi. I risultati, proprio perché condotti su un raggio così ampio di soggetti, dimostrano con una certa attendibilità quanto nei detti popolari si dice in fatto di fertilità maschile: il bambino si cerca al mattino. I campioni di sperma prelevati alle 7.30 del mattino, erano difatti di qualità migliore, ovvero presentavano livelli più alti di concentrazione, numero e morfologia spermatica i quelli prelevati in altri momenti della giornata. Nessuna differenza oraria, invece, si riscontra in tema di mobilità degli spermatozoi.
Anche le stagioni, spiegano gli studiosi, fanno la differenza: gli scienziati hanno osservato un aumento marcato della concentrazione di spermatozoi e del loro numero totale in primavera e un sorprendente calo in estate, stagione deputata da sempre agli amorazzi e alle passioni veloci.
“La qualità dello sperma cambia secondo i ritmi circadiani e nel corso delle stagioni. Per aumentare dunque le chance di avere un bambino – commenta Min Xie del Dipartimento zurighese di endocrinologia – sarebbe raccomandabile moltiplicare i rapporti sessuali al mattino e in primavera”.
Primavera: un trionfo dei sensi per uomini e anche… per le donne
La voglia di amare e di vivere esperienze intime si fa più intensa anche per le donne, sospinta da un’energia primaverile che invita alla condivisione e alla passione.
Per le donne, il sesso mattutino potrebbe offrire vantaggi specifici legati a questi cambiamenti stagionali. La combinazione di un aumento naturale del testosterone nelle prime ore del giorno (anche se in misura minore rispetto agli uomini, le donne producono comunque testosterone, importante per la libido) e l’effetto positivo della luce solare sulla serotonina potrebbe rendere la mattina il momento ideale per l’intimità. Questo, unito al senso di rinnovamento e ottimismo che molti sperimentano in primavera, potrebbe contribuire a una maggiore soddisfazione sessuale e a un’esperienza più piacevole.
Inoltre, studi sulla fertilità femminile indicano che la stagione può avere un impatto sui cicli riproduttivi. Sebbene la ricerca sia più limitata rispetto agli studi sulla fertilità maschile, esistono evidenze che suggeriscono variazioni stagionali nella concezione, con alcuni studi che segnalano un picco di nascite a distanza di nove mesi dalla primavera, implicando un aumento dell’attività sessuale e potenzialmente della fertilità in questo periodo.