Per molti ragazzi e molte ragazze la domanda “sesso prima o dopo il matrimonio?” è di grande importanza. Il primo rapporto sessuale è infatti un momento carico di significati personali e sociali e riguarda l’idea che il giovane ha di se stesso. “Chi sono?”, “in cosa credo?”, “cosa ritengo sia bene e cosa male?” sono alcune delle domande che molti e molte si pongono.
Per la Chiesa Cattolica il sesso prima del matrimonio è un peccato. Ovviamente anche gli altri atti sessuali sono peccaminosi. Il matrimonio è la linea che separa la sessualità peccaminosa da quella permessa. Per questo motivo la verginità, cattolicamente intesa, non si riduce nella rottura dell’imene o nel rito della “prima volta” ma si appella al concetto di “purezza” contro quello di “peccato”.
Il matrimonio ha due scopi essenziali: il mutuo perfezionamento e la procreazione. In realtà nel discorso Cattolico entrambi i fini sono l’uno la continuazione dell’altro poiché l’amore reciproco è potersi donare completamente all’altro senza sottrazioni di nulla e quindi neanche (in senso stretto) del seme. La contraccezione infatti nel matrimonio è vietata; è possibile però fare sesso nei periodi non fertili.
Molti ragazzi e molte ragazze cresciuti in ambienti cattolici considerano questi aspetti molto importanti nella scelta del proprio comportamento sessuale. Se si considera che i giovani cresciuti in ambienti cattolici affidano il concetto di “bene” e quello di “male” a quanto hanno appreso dalla morale cattolica, molti vivono problematicamente il fatto che oggigiorno il sesso è già praticato da molte persone prima del matrimonio.
L’adolescente si trova così a barcamenarsi tra la morale appresa e il volersi conformare a quanto apprende dalla società, tra la volontà di non peccare e quella di fare nuove esperienze; questo conflitto intimo, privato e spirituale si svolge all’interno di una società che cerca di togliere al sesso il velo del tabù e che invita alla libertà di espressione sessuale. Inoltre la scelta rispetto al proprio comportamento sessuale ha delle conseguenze rispetto al giudizio, ricevuto da parte delle persone per noi importanti (genitori, amici, prete, il partner stesso); il giudizio, a sua volta, ci influenza fortemente nel mettere in atto il nostro comportamento.
Succede che l’adolescente risolva il contrasto coerentemente in direzione delle idee più “comode”, ovvero dei comportamenti già messi in atto. Può accadere così che una ragazza o un ragazzo che hanno avuto accesso al sesso in giovane età tenderanno a ridiscutere la morale cattolica; d’altro canto chi non ha avuto accesso al sesso potrà perseguire più facilmente l’ideale cattolico.
La scelta “fare sesso prima o dopo il matrimonio” ovviamente non è una scelta solo di comodo. Ciascuno indirizza la propria scelta sulla base del proprio orientamento morale e religioso.