Gli Stati Uniti stanno per abrogare la legge che impedisce a sieropositivi e malati di Aids di varcare il confine dello paese, ottenendo il permesso di soggiorno. Hanno dunque prodotto gli effetti sperati le pressioni dell’Unione europea, che in maggio aveva sollevato la questione, chiedendo agli States di cancellare il divieto.
La soppressione della norma, vigente da oltre vent’anni, è prevista in un pacchetto che stanzierà 50 miliardi di dollari in cinque anni per la lotta all’Aids nel terzo mondo, recentemente varato dal presidente Bush. Il senatore John Kerry (foto) e il repubblicano Gordon Smith si sono fatti portavoce del movimento che ha portato a questa svolta. «Non ci sono scuse per una normativa che stigmatizza una particolare malattia», hanno affermato.
Promulgata nel 1987 e confermata nel 1994 dal Congresso, la legge della discordia ha causato alcune spiacevoli conseguenze, segnalate in una lettera firmata da 160 associazioni. Una su tutte: molti esperti del virus Hiv, a loro volta sieropositivi, non hanno potuto presenziare a conferenze tenutesi sul suolo americano, e molti studenti stranieri non si sono sottoposti ai controlli per la paura di essere espulsi dal paese.