Oggigiorno se ne sente parlare sempre più frequentemente, quasi senza nessun problema e imbarazzo. Di cosa stiamo parlando? Dei Vibratori! La curiosità in questo ambito è tanta e molti credono sia nata solo ultimamente, invece la storia dei vibratori è molto ma molto più lunga…

  • Quarto secolo A.C. – II secolo D.C:

Forse non lo sapevate ma le basi per la creazione dei primi rudimentali modelli di vibratori iniziarono nel IV secolo a.c. Ippocrate (medico greco conosciuto come il padre della medicina occidentale) sosteneva che l’utero di una donna potesse diventare troppo leggero e secco a causa della mancanza di rapporti sessuali. Questa condizione veniva chiamata “isteria”.

Il grande medico Galeno ampliò la definizione originale di Ippocrate, affermando che l’isteria fosse causata da deprivazione sessuale specie in donne appassionate, vergini, suore, vedove e donne sposate che avessero rapporti sessuali occasionali. Il pensiero prevalente prevedeva che la frustrazione sessuale di una donna potesse essere curata con una sessione occasionale di massaggio del clitoride femminile, aiutando il raggiungimento dell’orgasmo.

Dal Medioevo all’era vittoriana:

I vibratori come terapia per il benessere delle donne

Nel medioevo, la cura dell’”isteria” sessuale femminile consisteva in un rapporto sessuale per le donne sposate, nel matrimonio (ovviamente per avere in seguito rapporti) per le donne-single e per le vedove in un massaggio vaginale da parte dell’ostetrica. All’alba dell’era vittoriana, la diagnosi sull’”isteria” era oramai comune in tutta Europa, i sintomi si potevano ricondurre a debolezza, nervosismo, insonnia, ritenzione idrica, pesantezza addominale, spasmi muscolari, mancanza di respiro, irritabilità, perdita di appetito per il cibo e il sesso e una “tendenza a causare problemi”.

Durante lo stesso periodo, i medici erano concordi sul fatto che la masturbazione manuale fosse difficile e noiosa. I vibratori nacquero per venire incontro alle terapie sull’isteria sessuale medica che prevedevano il raggiungimento dell’orgasmo per superare il problema. Essendo quella manuale troppo lunga e costando troppo (ovviamente doveva essere eseguita da terzi) nacque il bisogno di avere meccanismi meccanici che potessero soddisfare l’esigenza. I vibratori accorciavano drasticamente il tempo del trattamento, aumentando gli affari dei medici (ovviamente i guadagni economici) ed  eliminando la necessità di utilizzare le ostetriche in questa veste del tutto osé.

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I primi vibratori avevano meccanismi idroterapeutici, dove un tubo con un getto ad alta pressione di acqua era rivolto direttamente verso il clitoride. Per il vibratore, il passo dalle stanze mediche alla camera da letto è stato davvero breve, specie con l’avvento della tecnologia a vapore e soprattutto dell’elettricità.

  • 1900-1950:

Nel 1902, Hamilton Beach ® brevetta il primo vibratore da portare a casa, diventando uno dei primi elettrodomestici da casa, (subito dopo la macchina da cucire e circa dieci anni prima del ferro da stiro). Questi primi modelli di vibratori erano grandi, ingombranti e rumorosi. Nel 1917, c’erano più vibratori che tostapane nelle case americane. Nel corso del 1950, i vibratori da camera da letto sono diventati un segreto condiviso da masse inespresse di singole donne, casalinghe e coppie.

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  • 1970-oggi:

Grazie ai movimenti femministi degli anni ’70 i vibratori hanno cominciato ad emergere dall’ombra di imbarazzo e vergogna. Uno dei segni più evidenti di questo cambiamento è avvenuto nel 1973, quando Betty Dodson ha “inventato” gruppi di masturbazione per donne per “risvegliare la loro coscienza sessuale”. Negli anni successivi, i vibratori sono stati sempre più accettati dalla cultura: Nel 1990, il chirurgo generale C. Everett Koop incluse i vibratori come un’opzione per praticare il sesso sicuro.

L’ascesa dello shopping online ha reso più facile e più discreto per le persone l’acquisto dei vibratori e le donne hanno avuto la possibilità di conoscere i vibratori con incontri presso locali e organizzati a casa. Oggi, i vibratori sono diventati una parte regolare della cultura pop, citati spesso in libri, riviste, trasmissioni televisive, dibattiti digitali e conversazioni quotidiane. Infatti, il 53% delle donne americane e il 45% degli uomini hanno usato un vibratore nella loro vita!

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I vibratori sono ormai entrati nella nostre abitudini sessuali, rendendo il sesso più piacevole ma permettendo anche a molte donne di raggiungere l’orgasmo.

Nella Nostra Gallery un po’ d’immagini vintage di vibratori e annunci pubblicitari su di essi…