Nel mondo si contano oltre 365 milioni di contagi l’anno, tra la popolazione sessualmente attiva. Molti dei casi riguardano soprattutto i giovani tra 15 e i 24 anni. Si Parla di malattie provocate da virus, batteri ma anche di protozoi o parassiti trasmessi attraverso rapporti sessuali non protetti.

La fascia d’età più esposta sembra che sia quella degli adolescenti e dei giovani adulti.

“Per due ragioni: una è fisica, l’altra comportamentale” fa sapere Barbara Suligoi, direttore del Centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità .

Ecco cosa confermano i dati statistici in Italia

Tutti pronti per partire per le vacanze ma mancano i contraccettivi: solo un ragazzo su 3 li porterà con sé anche se ben il 64% crede che vivrà un’avventura occasionale. I giovani italiani, “fotografati” dalla Societa’ Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) con un sondaggio su 1.131 maturandi, sono precoci e promiscui: il 32% inizia l’attività sessuale prima dei 15 anni, nella meta’ dei casi d’estate.

Il 42% degli intervistati ha gia’ avuto da 2 a 5 partner, il 10% da 6 a 10 e il 9% più di 10. Solo un’esigua minoranza (12%) utilizza abitualmente la doppia protezione (pillola più preservativo), il più efficace strumento contro gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili e ben una teenager su 4 ha già fatto ricorso almeno una volta alla contraccezione di emergenza.

Per rispondere a questa emergenza, che diventa “allarme rosso” nei mesi caldi, la Società scientifica sta girando l’Italia con l’iniziativa “parti sicuro con Travelsex” che questa settimana sbarca nel porto di Genova.

Da oggi fino al 30 luglio nella libreria Giunti dello scalo ligure, sara’ disponibile per tutti i giovani gratuitamente il “Passaporto dell’amore”, un documento che riepiloga le principali informazioni in tema di contraccezione e protezione da conoscere prima di mettersi in viaggio.

 

I dati sull’utilizzo degli anticoncezionali nel nostro Paese sono sconfortanti ma la Liguria è una regione “virtuosa” e si colloca al terzo posto in Italia, dietro solo a Sardegna e Valle D’Aosta.

Le minorenni sono responsabili da sole del 3,4% del totale di tutte le interruzioni volontarie di gravidanza e 3 volte su 4 chi contrae un’infezione a causa di rapporti non protetti è un giovane tra i 15 e i 24 anni. Il nostro obiettivo – continua – e’ sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione e dell’informazione. I mesi estivi sono quelli di massima allerta: lo riscontriamo a settembre nei nostri ambulatori dove si verifica un boom di accessi (+30%), per tentare di risolvere situazioni di crisi che si sono determinate nei mesi precedenti”.

La situazione dopo il Covid

“Non c’è dubbio che l’estate sia un fattore determinante nell’incidenza delle Ist – conferma l’esperta – da anni osserviamo un picco di diagnosi dopo le vacanze estive”.

I dati a disposizione riguardano il periodo prima del Covid, attualmente sembra che le cose stiano cambiando ulteriormente.